Nell’aula magna del Liceo Giordano Bruno di Roma, nella mattinata del 30 aprile 2024, un immenso e coinvolgente Corrado Augias ha permesso di condividere a un vasto pubblico di studenti le sue passioni culturali. A introdurre l’evento la partecipazione degli studenti del Liceo musicale – coordinati dal professore Carmelo D’Eugenio – che hanno suonato l’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia (adattamento dell’ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven). Augias, sottolineando la perfezione nell’esecuzione del primo da parte degli allievi dell’orchestra e la profondità del testo del secondo, ripropone, in un perfetto tedesco, alcune strofe dell’Inno europeo, decantandone la poesia e la forza evocativa.
A dare il benvenuto, agli studenti della scuola ed ai partecipanti, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Alessandra Lorini che ha dato la parola a Giuliana Mori e Marina Del Manzo dell’Associazione “Iscritti a parlare”, promotrici del progetto “We are Europe” nelle scuole, nell’ambito del quale si propone l’incontro della giornata “We vote Europe”.
Durante l’incontro, Corrado Augias ha condiviso le sue profonde riflessioni sull’importanza di un’Europa unita e solidale, sottolineando il ruolo cruciale che le elezioni europee giocano nel plasmare il destino del continente. Ha illustrato con efficacia i valori fondamentali su cui si basa l’Unione Europea in modo che le nuove generazioni possano essere sempre di più agenti attivi e responsabili nel costruire il loro futuro e quello dell’Europa.
Un incontro denso di significato che ha il sapore di una Lectio Magistralis partecipata la cui efficacia è il risultato sia dello spessore culturale di Corrado Augias sia della capacità di parlare con chiarezza e di comunicare in modo coinvolgente. Il livello di attenzione si innalza quando Augias ci parla del fascino della Costituzione con uno stile sobrio e severo al tempo stesso che infonde curiosità e mistero come sa fare un grande giornalista e scrittore e un conduttore televisivo di grande esperienza.
Nello specifico il dibattito si è soffermato sulla storia d’Italia, sul dopoguerra e sui 18 mesi in cui la nostra Costituzione è stata scritta e approvata: un’impresa da visionari in un’Italia devastata dal nazifascismo e dalla guerra. Il 1 gennaio 1948, la Costituzione entra in vigore e da quel momento viene sancito che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Si parte dai fondamentali, Augias catalizza l’attenzione degli studenti con racconto suggestivo nutrito di ricordi e aneddoti suggestivi. Un dialogo partecipato impreziosito dal modo in cui Augias invita gli studenti a rivolgere domande; spesso li invita a impostare la voce nel modulare i contenuti e si complimenta con loro per il modo corretto con cui li espongono in un perfetto italiano.
“I cambiamenti in Italia – spiega Corrado Augias – dopo le guerre mondiali sono stati lenti; paese agricolo, patriarcale, cattolico… anche un po’ bigotto. Poi la storia del miracolo economico italiano, ovvero la forte crescita economica e tecnologica avvenuta tra il 1950 ed il 1960 che ha portato alla ricostruzione del paese. Oggi l’Italia è al settimo posto nella classifica dei paesi più industrializzati del mondo e fa parte del G7, il gruppo intergovernativo informale che riunisce le principali sette economie dei paesi avanzati: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti”.
“A differenza del passato, oggi viviamo in un’epoca di cambiamenti repentini caratterizzati da grandi promesse ma anche da grandi rischi. Per fare un esempio io percepisco il cellulare un prodigio, ma anche un grande rischio, in grado di modificare fortemente le relazioni interpersonali e molto altro ancora. Poi c’è stata la crisi finanziaria del 2007- 2008, la pandemia, i cambiamenti climatici e più recentemente la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese. I nuovi Paesi emergenti come l’India e la Cina mettendo in crisi gli equilibri geo-politici emersi dopo le guerre mondiali nel periodo della guerra fredda. Cosa non da poco l’intelligenza artificiale, una vera rivoluzione in campo medico-sanitario con nuovi metodi d’approccio nella cura del paziente e nella ricerca con diagnosi più accurate”.
Interessante la riflessione di uno studente che, in vista delle imminenti elezioni europee, si interroga su come orientarsi nel panorama politico odierno, considerato che oggi la politica continua a perdere fascino e capacità attrattiva tra i giovani e non solo.
Augias cerca di spiegare i motivi per i quali la politica si è impoverita: “Le grandi dottrine politiche nate tra il 1700 e il 1800 si nutrivano di ideali; al tempo la nascita dei partiti, nella fattispecie conservatori (sostenitori della classe industriale) e socialisti (sostenitori della classe dei lavoratori) hanno fatto sì che si portassero avanti battaglie sociali importantissime. Oggi a differenza del passato i partiti politici sono diventati dei comitati elettorali molto distanti dai cittadini”.
Gli italiani sentono il bisogno di un’Unione Europea più coesa, in grado di rispondere – soprattutto in questo particolare momento caratterizzato dalle guerre – con una politica estera efficace a sostegno della pace, invece che limitarsi a inviare le armi. Ha parlato inoltre del lento andamento di costruzione dell’Unione Europea, in parte dovuta ai timori della perdita di sovranità nazionale, ma anche per il farraginoso meccanismo delle votazioni all’unanimità che paralizzano spesso le decisioni dei 27 Paesi.
“L’importante incontro con Corrado Augias – ha precisato la dirigente scolastica – ha rappresentato una grande opportunità per l’intera comunità educante del nostro Istituto. Numerosi gli stimoli e le occasioni di riflessione sull’attuale panorama europeo di cui gli alunni e le alunne del liceo faranno sicuramente tesoro. All’incontro hanno partecipato le classi quinte dell’istituto, composte da studenti maggiorenni che saranno chiamati a votare per la prima volta nelle prossime elezioni europee che si terranno in date diverse nei Paesi dell’UE tra il 6 e il 9 Giugno, date in cui eleggeremo 705 deputati.
Ripercorrere con Augias la storia della nascita dell’UE, una storia fatta di arresti e di ripartenze, è stato indispensabile per creare quella cornice di senso e promuovere quelle conoscenze indispensabili per votare con maggiore consapevolezza.
Questo incontro e tutti gli altri tentativi di innovazione della didattica che stiamo attuando, come ad esempio la Radio GB che oggi inauguriamo, hanno l’obiettivo di rendere la scuola un luogo di crescita e di apprendimento più stimolante, più attivo e attraente per i nostri ragazzi”
Il tempo trascorso con Corrado Augias è volato; i ragazzi hanno avuto la netta percezione di una lezione talmente coinvolgente che non volevano finisse mai. E giù applausi a quel gentile signore, intellettuale ben informato, che ha spiegato, in modo sintetico e chiaro i rapidi cambiamenti di un mondo in continua evoluzione.
In foto Corrado Augias, in un momento dell’inaugurazione della Radio Giordano Bruno, in diretta dagli studi radiofonici di trasmissione, elogia gli studenti per l’importante iniziativa.
La sede della radio è adiacente l’aula magna dell’Istituto sito, in via della Bufalotta 594. La cerimonia di inaugurazione ufficiale della radio è avvenuta nella tarda mattinata in presenza di ospiti, esperti e autorità del III Municipio e di Roma Capitale.
Il Progetto RADIO GIORDANO BRUNO – da oggi Polo civico, culturale e artistico per la comunità, curato dall’IMS Giordano Bruno di Roma (Municipio III), è risultato destinatario, tra gli altri, di finanziamento biennale nell’ambito dell’Avviso “Scuole Aperte il pomeriggio, la sera e nei weekend”, emanato da Roma Capitale – Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione Professionale, a valere sugli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025.
“Un obiettivo – conclude la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Alessandra Lorini – perseguito da tre anni, con costanza e convinzione. Siamo certi che la radio, quale nuovo strumento metodologico, potrà innovare la didattica curricolare e veicolare meglio il curricolo verticale di EC di Istituto, oltre che sviluppare nei giovani studenti diverse competenze trasversali: public speaking, team working, problem solving, capacità di ricerca delle informazioni, capacità di analisi e di critica, ecc.
Tutto questo lavoro sino ad oggi ha certamente concorso a sviluppare un sentimento di appartenenza e di gioia, oltre che uno spirito di comunità, che è poi la nostra “vision”. Questa è già una vittoria, ma ce ne attendono tante altre ancora!”