di Rosa Greco
L’ultima raccolta poetica proposta da Vinicio Salvatore Di Crescenzo
La silloge, della cui prefazione si è occupato Gianni Maritati, ha già riscosso un ottimo successo da parte della critica e dei lettori.
A disposizione degli appassionati del genere e disponibile già da qualche mese.
Parlo di “Vernice Damar”, quinta silloge poetica dell’autore, la cui pubblicazione è stata curata dalla casa editrice “Ensemble Edizioni” nel marzo 2019 e di cui rilascio una recensione per chi non la conoscesse ancora.
Ma chi è Vinicio Salvatore Di Crescenzo?
Di Crescenzo ha pubblicato i primi due libri “Poesie dal mio diario” nel 2012 e “Il coraggio dei pensieri, la timidezza della poesia” nel 2013 con Arduino Sacco Editore.
Nel 2015, con la collana ArteMuse di David and Matthaus edizioni il volume: “Segreti Svelati”. La quarta raccolta è : “Assoli” per la casa editrice “Le Mezzelane Edizioni” nel 2016.
Originario di Fondi, comune della provincia di Latina, dove è vissuto fino alla prima adolescenza, dimostra elementi di rilievo nella sua personale percezione della poesia dove incontra la massima espressione creativa.
La raccolta poetica
In “Vernice Damar” non c’è indice con l’elenco delle poesie in esso contenute, quasi a voler esortare chi legge, ad immergersi nelle pagine piene di parole danzanti tra i sentimenti che l’autore fa scaturire dalla sua osservazione.
Da queste poesie, che toccano vari temi, traspare un messaggio da consegnare nelle mani dei lettori di oggi e di quelli che verranno nel futuro per lui. Con essi vuole stabilire un collegamento intimo che emerge da una scintilla interiore e che riesce a farlo collegare con altre simili quando le riconosce nelle cose che osserva. Parla di elementi naturali ma anche di sentimenti come l’amore.
Il viaggio nelle sensazioni
Il lavoro dello scrittore non segue regole precise. Respira le atmosfere, passeggia lungo le stradine ed i vicoli della sua Fondi , questo lo porta di fronte al foglio bianco con in testa le sue sensazioni, le affida al bianco libero della pagina, uno spazio nel quale si snoda una vera e propria mappa mentale che è decisiva per seguirlo.
Chi non ha sentito il “suono del vento” ?
Chi non ha provato stupore e ammirazione davanti alle onde del mare?
Pensate a quante parole affollano i nostri pensieri ogni volta che osserviamo la natura. Ricostruiamo ciò che viviamo in momenti particolari delle nostre vite attraverso questa lettura. E’ un discorso che si rivolge a tutti, per ritrovare l’umanità nei momenti in cui succede qualcosa che ci ha fatto perdere il contatto.