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Prosegue al Teatro Brancaccino la seconda edizione dei Classici del Secolo Futuro, il format ideato dal Direttore Artistico dell’Accademia Stap Brancaccio, Lorenzo Gioielli, prodotto dalla Sala Umberto di Alessandro Longobardi

Dopo le riletture di opere quali Macbeth, Baccanti, Questi fantasmi, va in scena la rivisitazione de “Il gabbiano” di Cechov a cura di Virginia Franchi e Lorenzo Gioielli


Un vecchio panfilo galleggia a malapena in un porticciolo del Mediterraneo. Ci vive Sorin, vecchio innocente e buono e suo nipote, Kostantin. Vengono accuditi da Olga, la giovane badante, e accolgono di frequente sua sorella Arkadina e alcuni suoi amici. Ci sono Nina, Trigorin, Polina, Dorn, Sonia, Mascia, Medvedenko. Tutti amano o sono riamati dalla persona sbagliata.

C’è un gabbiano, che osserva tutta questa inesausta e vivacissima disperazione fino a morirne.

C’è il mare, il mare, il mare.


I “Classici del secolo futuro

Quattro riscritture senza paura” restituiscono il nucleo pulsante e vivo del concetto stesso di “classico”. E chi meglio delle nuove generazioni può dialogare con le nuove generazioni? Si occupano infatti della riscrittura e dell’interpretazione dei testi gli allievi attori del Terzo anno della Stap Accademia di recitazione, drammaturgia e regia, provocati e sostenuti dagli insegnanti e dalle molte esperienze creative vissute nel triennio. Ogni atto unico è stato curato dai loro insegnanti che li hanno seguiti nel percorso triennale.

Il tutto nel rispetto di un teatro sinceramente popolare, giovane, emozionante.

TEATRO BRANCACCINO
10 e 11 maggio ore 20.00
Scritto e interpretato da: Carlotta Solidea Aronica, 
Jacopo Badii, 
Ludovica D'auria, 
Lara Galli, 
Rose Marie Gatta, 
Federico Gatti, 
Valeria Iovino, 
Pietro Lasciato, 
Mattia Lauro, 
Chiara Lorusso, 
Vittorio Magazzu' Tamburello,
Antonio Muro, 
Clarissa Rollo, 
Susanna Valtucci.

BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 8 €
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Sono uno studente universitario in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali, Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione presso l'Università Sapienza di Roma. Quale aspirante giornalista, vivo una meravigliosa passione per la scrittura e sono incantato dalla cultura e dalla storia. Per me ammirare un'opera d'arte o conoscere le tradizioni è un modo per coltivare se stessi. Perfeziono ogni giorno l'arte del saper ascoltare e credo in ciò che vedo negli occhi delle persone. Come credo in chi agisce, in chi non si arrende e in chi vede un punto di arrivo come un prossimo punto di partenza, e le opportunità si moltiplicano mentre vengono colte.