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#saporiedintorni di Elena Galifi

Un lungo filare bianco di tavoli tra filari verdi delle vigne, sotto un soffitto di stelle

Tutto attorno le colline patrimonio Unesco che hanno fatto da una cornice alla Cena in Vigna“La bella estate” Experience a Canelli, proposta dalla Azienda agricola di Anna Ghione.

Anna Ghione, sabato scorso nel primo weekend d’estate, ha accolto 80 persone nei suoi Vigneti per una indimenticabile serata di food&wine allietata dalle note jazz, per una esperienza sensoriale e culinaria della grande cucina dello chef Mariuccia Ruggiero Ferrero del ristorante stellato San Marco di Canelli e per un percorso di gusto.

Un meraviglioso viaggio nella nostra storia del tempo tra filari di fioche lucine e musica dal vivo in un campo di uva per gustare un menù semplice e buono a base di prodotti freschi nella terra e vini di loro produzione.


“La bella estate” Experience

La serata dal nome “La bella estate” Experience sembra quasi voler volutamente spostare l’attenzione de “La Bella vita” mondana di mete “jat set” verso luoghi catalizzatori di ricchezze di una bellezza intrinseca e semplice, quasi dimenticata, che ti fa esplodere il cuore con una emozione a prima vista.

Così, scesa dai tacchi a spillo e abbandonati i lustrini, io mi trovo immersa a vivere l’emozione della campagna nel lusso dei nostri gioielli italiani, i più preziosi, quelli che ci offre la natura e che fanno brillare gli occhi ad Anna Ghione mentre mi dà il benvenuto e mentre accoglie tutti gli ospiti, orgogliosa di farci accomodare per l’aperitivo nella vigna, seduti su balle di fieno e tra tavolini di botti di vino.


Prende il via già con la vista l’esperienza sensoriale e la riscoperta di sapori antichi.

Un’emozione che mi fa venire in mente quelle cene di una volta, che riunivano le persone a fine lavoro o a fine raccolto, insieme la fatica e la vittoria di famiglie, se non dall’intera comunità, che si incontravano nei campi per festeggiare insieme un risultato o la fine della mietitura, o della spremitura o altro…

Fotografie poetiche che ritroviamo tra le pagine più bella della letteratura, di ricordi agresti, o di sequenze di film tra immagini suggestive che sembrano appartenere ad un mondo lontano nel tempo e nello spazio
Sembrano riguardare gente del passato. I nostri nonni se i nostri bisnonni contadini, avendo a volte la sensazione come se la ruralità fosse sepolta sotto le serre e le nuove tecnologie. Chiusa in una busta del supermercato. Ebbene le nostre terre sono vitali di prodotti, di qualità e di idee. Che sono semplici come una cena sotto le stelle tra i filari di una vigna.

E sono lì… alla nostra portata e fanno parte di noi, della nostra cultura e chiedono solo di essere riscoperte.

E chi, se non Anna Ghione sostenuta dalla complicità, tra follia e genialità, di suo marito Marco, poteva organizzare una tavolata lunga 25 metri allestendo, non senza difficoltà, un corridoio di spazio scosceso tra filari di vigna, accogliendo più di 80 commensali e tra il verde e i grappoli, oltre il profumo, si diffondevano le delicate note jazz suonate e cantate dai giovani del Duo Jazz, Martina Aimo e Piercarlo Favro,  da un carretto che solitamente trasporta uva.

L’evento della Cena in vigna a Canelli diviene qualcosa di unico anche nel suo genere, proprio grazie ai suoi padroni di casa Anna Ghione e il marito Marco Pippione e alla connivenza di una grande professionista stellata Mariuccia Chef del Ristorante San Marco, che vanta sessanta anna di attività e  stella Michelin, e a tutto il suo staff.

L’aperitivo buffet

Già nell’area buffet la cucina diviene da subito un viaggio tra i sapori del territorio con i piatti della tradizione preparati con materie prime a km 0, coltivati e trasformati nei dintorni.
L’abbondante aperitivo ha visto regnare stuzzichini, antipastini e ricercati bocconcini in una rivisitazione gourmet di ingredienti della tradizione, delicate delizie di verdure sott’olio o sotto aceto, o proposte in una leggera e dorata frittura in pastella, salumi, formaggi e lieviti tipici, salmone con riccioli di gustoso e fresco burro, e molto altro ancora.
Il tutto accompagnato da preziosi vini della cantina Ghione tra i quali il Monblanc ma soprattutto, in anteprima l’Alta Langa Ghione, prima produzione che sarà messa in vendita dal prossimo autunno per la prima volta.

La cena al tavolo

L’esperienza è unica nel vedere una tavolata lunga 25 metri attorno alla quale sedevano 80 commensali.

Man mano si faceva notte il viale era illuminato unicamente dalla luce di lanterne realizzare in bottiglie di vino, che tracciavano appena il cammino laterale e lasciavano i tavoli quasi in penombra.

Ciò che poteva sembrare un impedimento è divenuta la base di una esperienza sensoriale unica che ci ha costretti al gusto e non già alla scenografia della vista nel piatto come oggi siamo abituati, alla riscoperta quindi dei sapori tradizionali e delle relazioni umane nel confronto, come anche il rapporto con la natura alla vista delle lucciole che abitavano le vigne e i un cielo stellato, spettacolo della natura che a causa dell’inquinamento luminoso non abbiamo più la fortuna di vivere.

Il menù ha messo a tavola la verace tradizione iniziato con un apribocca spiedino di carpionata estiva, pasta e fagioli con maltagliati, agnolotti dal “plin” alla Monferrina, i formaggi delle valli, la robiola di Roccaverano Castelmagno, Bettelmatt, “Occelli” con frutta alla grappa, Confetture di credenza, dessert e piccola pasticceria di Mariuccia. Anche qui grande varietà di vini in abbinamento tra bianchi, rosati e rossi.

Cenare in vigna o prendere un aperitivo, alla scoperta di esperienze magiche da fare in posti autentici, ne vale proprio la pena.

Ancor di più a Canelli. Tavoli apparecchiati tra le vigne sotto le stelle in un mare verde di splendide colline dominate dalla Torre dei Contini, in aperta campagna, alla riscoperta del piacere della condivisione e di quei sapori e quelle emozioni semplici di chi ama la terra e di quelle terre ne fa un vanto italiano.

 

L’azienda agricola Ghione è conosciuta in tutto il mondo per la produzione eccellente della storica cantina di famiglia. E il giorno dell’evento, il 29 giugno arrivano ben 4 riconoscimenti dall’America dal Los Angeles International Wine competition Winner e Anna è ben felice di condividere questo risultato con suo padre Carlo.

Anna è una degna erede del marchio e ne è la titolare. Una donna che non sembra mai guardarti negli occhi. Perché il suo sguardo è tuffato in un sogno che vede il sodalizio tra la ricchezza del passato e la forza del futuro, in un amore indissolubile che porta lontano.

Questa è Anna Ghione che ha accolto, uno per uno, i suoi 80 ospiti alla cena in vigna per la serata… Accanto al lei sempre Marco, suo marito, che nei suoi sogni è colui che aiuta a trasformare l’impossibile in concreto.
Ma direi che insieme sono pericolosamente poetici. Spaventosamente attraenti.

Mi viene da concludere con una frase di Mario Soldati:

Il vino è la poesia della terra

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Sono un'appassionata giornalista, iscritta nell'elenco pubblicista dal 1993. Nel Punto News.net sono il Direttore Responsabile. L’ho creato nel 2012 e oggi, con un rinnovato team, lo ripropongo in una nuova versione. Considero la comunicazione da sviluppare in ogni forma espressiva. Per me è l’elemento essenziale per la vita e per la mia stessa esistenza. Di me posso dire che …la curiosità uccise il gatto ma non potrà mai uccidere me. elena.galifi@ilpuntonews.net