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Matteo Berrettini esce a testa dal torneo giocando alla pari contro il numero due al mondo per più di un’ora

In finale ci va Nadal che sfiderà il russo Medvedev

Finisce in semifinale l’avventura di Matteo Berrettini agli Us Open, ultimo Slam stagionale in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows di New York. Nel penultimo atto del torneo newyorkese il romano si arrende a Rafael Nadal numero due al mondo e vincitore di 18 tornei del Grande Slam. Il maiorchino vince in tre set con il punteggio 7-6, 6-4, 6-1 e conquista la sua 27esima finale Slam, la quinta a New York. Berrettini lascia il torneo a testa alta e sebbene non sia riuscito nell’impresa di diventare addirittura il primo azzurro ad approdare in finale a Flushing Meadows ha comunque riscritto la storia del tennis italiano. Nadal ha dovuto faticare non poco per avere la meglio sul tennista romano, difatti, Berrettini per un’ora e trequarti ha giocato alla pari contro lo spagnolo costringendo il numero due al mondo a tirare fuori tutto il suo miglior repertorio per piegare la resistenza del tennista azzurro. Nel primo parziale finito al tie-break Berrettini non è riuscito a sfruttare due set-point, mentre nel secondo set la differenza l’ha fatta un break; infine terzo set senza storia in cui l’azzurro è crollato subendo un netto 6-1.

Berrettini saluta, così, New York con la consapevolezza di aver disputato un grande torneo pronto a giocarsela con tutti sui grandi palcoscenici. Un 2019 da incorniciare in cui ha già vinto due titoli a Budapest e Stoccarda superando in finale rispettivamente Krajinovic e Auger-Aliassime. A questi due successi si aggiungono una finale a Monaco di Baviera persa contro Garin e le due semifinali di Sofia e Halle.
Ora la finalissima tra Nadal e il russo Daniil Medvedev numero cinque della classifica Atp (Association of Tennis Professionals) che nell’altra semifinale ha superato piuttosto nettamente il bulgaro Dimitrov. Ultima sfida tra i due poche settimane fa nella finale del Masters 1000 di Montreal in cui lo spagnolo si è imposto agevolmente per 6-3, 6-0. Nella finale di New York si prevede tutt’altra storia.

 

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