SHARE

Nell’anno contraddistinto dall’emergenza sanitaria da Covid-19 lo sport azzurro gioisce per i tanti successi e imprese storiche. 

L’anno che sta per chiudersi non sarà ricordato solo per l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha colpito il mondo intero, ma anche per lo straordinario risultato ottenuto dallo sport italiano. Infatti, in piena pandemia mai come quest’anno lo sport azzurro ha raggiunto livelli così alti pieni di successi e imprese storiche riscrivendo, di fatto, la storia dell’Italia sotto l’aspetto sportivo.
La lunga lista di vittorie inizia in piena estate con gli europei di calcio che si sarebbero dovuti disputare nel 2020 posticipati, invece, di un anno per l’emergenza sanitaria. La nazionale italiana di calcio di Roberto Mancini partita dopo partita, vittoria dopo vittoria riesce a conquistare il tetto d’Europa battendo in finale l’Inghilterra. Inizia così una lunga striscia straordinaria di successi per i colori azzurri.

Ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, posticipati anch’essi di un anno, arriva una pioggia di medaglie che sono entrate nella storia dello sport italiano. Per gli azzurri si è trattata di un’edizione olimpica indimenticabile con la conquista di quaranta medaglie in 19 discipline. È stata la più grande Italia di sempre con gli azzurri sul gradino più alto del podio in alcune delle discipline importanti dell’atletica leggera: dalla staffetta maschile nella 4×100 a Gianmarco Tamberi nel salto in alto per finire al successo nella gara regina dell’Olimpiadi, i 100 metri piani, di Marcell Jacobs.

Poi sono arrivate le vittorie ai Giochi Paralimpici.

Una spedizione memorabile per l’Italia con 69 medaglie conquistate, battuto nettamente il bottino di Rio 2016 e superato il record di sempre che durava da Seul 1988. A fare la parte del leone è stato il nuoto, con oltre metà delle medaglie vinte complessivamente, senza trascurare i successi di Bebe Vio e la tripletta nella finale dei 100 metri femminili riservata alle atlete con protesi a un arto.

La lunga scia di vittorie prosegue con gli europei di pallavolo sia maschili che femminili in cui le rispettive nazionali diventano campioni d’Europa riscattando il flop Olimpico, mentre nel ciclismo Filippo Ganna si è confermato campione del mondo a cronometro e Elisa Balsamo lo è diventata nella prova in linea su strada. Sempre nel ciclismo da registrare l’impresa di Sonny Colbrelli nella Parigi-Roubaix, mentre nella vela Luna Rossa ha interrotto un digiuno durato vent’anni vincendo la Prada Cup.

Marta Bassino e Sofia Goggia, invece, hanno primeggiato nelle loro specialità della Coppa del Mondo di sci. Nel tennis per la prima volta nella storia due italiani entrano nella Top Ten del ranking Atp (Association of Tennis Professionals) con Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Quest’ultimo protagonista assoluto del torneo di Wimbledon sconfitto solo in finale dal numero uno al mondo Novak Djokovic. Da non dimenticare, inoltre, il titolo iridato delle “farfalle” della ginnastica ritmica e le imprese di Luigi Busà campione olimpico a Tokyo 2020 nella specialità kumite (karate), Antonella Palmisano campionessa olimpica della 20 km (marcia) e Nicola Bartolini campione del mondo al corpo libero nella ginnastica artistica.

 La lista di successi e trionfi è davvero lunga, ogni protagonista meriterebbe menzione, il 2021 è destinato a rimanere un anno pressoché irripetibile, dodici mesi nei quali l’Italia e gli atleti italiani hanno vinto di tutto, trionfando dappertutto salutando in questo clima festoso i ritiri dalle competizioni agonistiche di due “giganti” dello sport italiano Valentino Rossi e Federica Pellegrini.

Oggi l’auspicio è quello di abbinare Sport e Costituzione. Un binomio possibile che l’Associazione Cultura Italiae ha promosso attraverso una petizione con Giovanni Malagò presidente del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) primo firmatario. L’obiettivo è quello di introdurre la parola ‘sport’ tra i principi fondamentali della Costituzione e di fare dello sport oggetto di promozione da parte della Repubblica attraverso il suo inserimento all’interno dell’articolo 9 dove la Carta Fondamentale recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”.
Print Friendly, PDF & Email